EDITORIA: LA RIFORMA TARDA E L’IA RUBA LAVORO*

Come Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, federata Cisal, chiediamo da tempo una riforma complessiva del settore le cui norme hanno oltre sessant’anni mentre l’evoluzione viaggia alla velocità dell’algoritmo. È importante parlare di regolamentare l’Intelligenza artificiale (IA), ma è altrettanto fondamentale scrivere norme moderne per rendere i media competitivi o almeno in grado di esserlo.

È necessario dare risposte immediate al settore anche alla luce della denuncia pubblica fatta dall’amministratore delegato di Citynews, Luca Lani, sul furto di contenuti coperti da copyright che quotidianamente viene fatto da bot utilizzati per il training e il retrival per sistemi di Intelligenza artificiale e bot con diverse finalità, da quelle pubblicitarie, al recupero di immagini, di testi per rassegne stampa ed altro. Oltre ad essere mortificato il lavoro giornalistico vengono penalizzate economicamente le aziende editoriali, perché per tutti i materiali “prelevati” non viene corrisposto nulla, proprio perché in questo ambito non esiste una reale tutela del diritto d’autore e delle sanzioni da comminare a chi si comporta illegalmente.

Come Figec Cisal abbiamo condiviso la Carta di Trieste sull’Intelligenza artificiale promossa dall’Associazione Culturale Studium Fidei e redatta in forma libera coinvolgendo professionisti ed esperti di vari settori. Con la Carta di Trieste, all’Art. 4 dedicato a “IA e libertà e tutela della informazione giornalistica” viene anche ribadito che:

“…I contenuti giornalistici sono garantiti dal diritto d’autore e non possono essere utilizzati per la creazione di testi privi di indicazione della fonte; gli articoli prodotti dall’IA vanno chiaramente identificati per consentire ai lettori un’informazione consapevole… …Altrettanto indispensabile è certificare le immagini create dall’IA in quanto tali e l’adozione di sistemi che la stessa IA è in grado di offrire per individuarle distinguendole dalle immagini non modificate o non false…”.

Ne abbiamo parlato anche a fine maggio nella Libreria del Senato, a Roma, in un corso che Figec Cisal ha organizzato proprio sull’IA nel settore dell’informazione e della comunicazione, evidenziando quanto tematiche come la protezione del diritto d’autore debbano essere chiaramente inserite nella normativa sull’IA in esame in queste settimane alla Camera e al Senato. L’auspicio è che a livello politico si decida di intervenire in modo completo su questa rivoluzione digitale garantendo una riserva di umanità capace di tutelare la persona e le creazioni dell’ingegno, che non possono essere date in pasto ad algoritmi famelici che trasformano e manipolano l’opera umana senza dover nulla a chi l’ha ideata.

*Andrea Bulgarelli, coordinatore Figec Cisal per il Friuli Venezia Giulia