INVARIATA LA QUOTA ALBO 2026
La quota albo per il 2026 rimarrà invariata a 120 euro (140 per l’elenco speciale). Ricordiamo che i giornalisti professionisti e pubblicisti che possono autocertificare di essere titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità pagheranno metà quota, ovvero 60 euro, come pure i colleghi titolari di pensioni di anzianità a partire dall’anno successivo al compimento dell’età pensionabile, attualmente 67 anni. Chi avesse già presentato la documentazione o beneficiasse della riduzione, non deve ripresentare la richiesta. A metà dicembre tutti riceveranno alla Pec e alla mail tradizionale il relativo avviso del Pago PA con la somma da versare per la quota 2026, da corrispondere entro il 31 gennaio per non incorrere nella mora del 10%. Chiediamo quindi di verificare il regolare funzionamento della propria Pec in vista dell’invio massivo degli avvisi e di avere sempre a disposizione i dati per l’accesso. A quanti non avessero ancora corrisposto la quota 2024 e 2025, ricordiamo che nella prima riunione utile di gennaio il Consiglio regionale delibererà la cancellazione per morosità. Coloro che si trovassero in questa situazione hanno quindi tempo fino al 31 dicembre 2025 per il saldo: la raccomandazione rimane quella di versare il dovuto il prima possibile e di pagare le quote sempre in ordine temporale (prima la quota 2024 e poi la quota 2025) per evitare problemi di natura amministrativa (qui alcuni chiarimenti sulla Pec).